Page 154 - Franco Petramala - Libro 3
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Dirà uno dei protagonisti, tanto “dopo un poco di tempo la


            città già si occupa di altro” poiché “al sasso che va a fondo

            l’acqua del lago torna tranquilla”.


            Disperata chiosa della solitudine di accusato e giudice perché


            infine “ciò che fu fatto e ciò che non fu fatto è tutto uguale”

            in nome della verità processuale.



            Il  dramma  del  Betti  è  un  complesso  di  immagini  di  una

            umanità  come  fosse  composta  soprattutto  da  oloturie  ed


            invece l’equivoco sta nel fatto che “gli uomini sono abituati

            in  genere  a  non  conoscere  la  vita:  generalmente  molti


            uomini, purtroppo, muoiono senza aver mai conosciuto la

            vita, e così da un non-vivere passano a un altro non-vivere,

            da una morte alla luce passano a una morte nelle tenebre”.


            (1)


            A  poco  varrà  la  generosità  in  punto  di  morte  della


            confessione del Giudice Croz, ancorché falsa. Il dubbio e il




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