Page 77 - Franco Petramala - Libro 3
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quando io ho interagito con espressioni quali “gentile
signorina, come Ella mi dice...” Deve aver creduto che
provenissi da Elisa di Rivombrosa, tanto mondo reale e
mondo virtuale si erano fusi ai suoi occhi, e ha terminato il
rapporto con un “buona giornata” invece di “ciao”, come
dicono gli albanesi [...]».
Il Voi il Lei e il Tu è stato sempre indice della insicurezza
italica: è un trilemma irrisolto e la “lectio magistralis” di Eco
lo mostra.
Confesso di aver notato il valore del pronome fin dalle
elementari, non solamente perché spesso i miei compagnetti
di scuola lo usavano con tutti, tranne che con la maestra e il
prete, ma perché non mi andava di essere ritenuto grande
come gli adulti. Rivendicavo la mia fanciullezza ed ero
orgoglioso della mia età che all’epoca difendeva!
Era più forte di me dare del “tu” fuori dalla mia famiglia e
dai miei amici.
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