Page 125 - Franco Petramala - Libro 3
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Ero peraltro incuriosito da un invito alla investigazione, fra


            l’irriverente  e  il  morboso,  che  mi  proveniva  dal  dubbio,

            diffuso fra gli studiosi, se il soggetto ritratto da Leonardo


            fosse  Lisa  Gherardini  oppure  Gian  Giancomo  Caprotti,

            giovane allievo del Maestro e suo innamorato.


             In  verità  ho  sempre  pensato  che  una  opera  d’arte  non


            potesse avere contenuti di genere, femminili o maschili, ma

            sempre  rappresentasse  o  sfiorasse  un  tertium  genus  di


            identificazione, quasi una neutralità che lo preservasse e lo

            salvaguardasse  dall’essere  in  un  campo  invece  che  in  un


            altro,  quasi  a  sostenere  la  universalità  dell’arte  o,  ma  è

            argomento molto difficoltoso, la sua divinità.


             Confesso che questa premessa mi è sembrata attinente, pur


            se per un solo istante e per pudicizia, ad un fatto di cronaca


            che riguarda proprio i Bronzi di Riace.








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