Page 103 - Franco Petramala - Libro 3
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li spinge spesso intatti come dormienti sulle spiagge, come


            per  dire:  non  sono  miei.  Sono  corpi  vivi  e  spogliati  della

            stessa vostra pietà.


            E un bolzanino celebra la morte del bambino sulla spiaggia


            e  altri  negli  studi  televisivi  non  ammette  i  genocidi  e  le

            nefandezze  contro  l’umanità  commessi  dagli  europei  nei


            territori  africani  schiavizzati  e  colonizzati,  allo  scopo  di

            comodamente  trafugare  ricchezze  naturali  per  la


            soddisfazione degli affaristi e degli eroici uomini del safari.


            Sembra una baraonda senza fine, la celebrazione di una festa


            orgiastica,  dove  il  rito  parolaio  privo  di  scrupoli  regna

            sovrano in attesa che gli ultimi aneliti di vita individuale e

            collettiva inducano a innalzare una mano in cerca di aiuto.



            Chissà, inconsciamente chiedendola proprio agli africani o

            ai mediorientali che alzando la testa scorgono un lampo di


            luce oltre l’orizzonte del loro deserto e fino alle prossimità

            delle montagne e e delle verdi pianure europee.

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