Page 102 - Franco Petramala - Libro 3
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Gli uomini dell’ISIS si presentano convinti di sé stessi e della


            loro identità ma, per conseguirne una, distruggono la loro

            storia visibile e antica. E in Ungheria si gioca a bloccare e a


            sbloccare  frontiere  e  stazioni  ferroviarie  di  transito  per

            deviare  il  flusso  dei  disperati,  angustiandoli  dopo  la

            traversata a bordo di barconi governati dagli scafisti, mentre


            in  Repubblica  Ceca  nessuna  tecnica  moderna  di

            identificazione sostituisce il tatuaggio di nazistica memoria.



            Nel  dubbio,  se  siano  rifugiati  politici  che  fuggano  dalla

            guerra o che sfuggano al martirio di feroci regimi africani e


            mediorientali, o siano migranti economici, cioè in cerca di

            lavoro per sfuggire alla fame nel loro paese do origine, gli


            emigranti  si  trascinano  per  le  strade  di  questa  Europa

            inadeguata  e  banalmente  insulsa,  tante  volte  nel  passato

            crudele e violenta anche verso gli stesi europei.



            Mentre  si  discute  dell’accoglienza  continuano  le  pene  di

            corpi straziati e perduti nel mare e che il mare a volte rifiuta;


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