Page 146 - Franco Petramala - Libro 3
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le  lingue  anch’essi  col  carbone;  alcuni,  che  riuscivamo  a


            decifrare,  facevano  riferimenti  ad  affetti  familiari,  questo

            ricordo,  poesie  semplici  fatte  di  poche  parole  ed  alcune


            terminavano con una lode a Dio. Credo per pudore, non ci

            venne di fotografarle o di copiarle.


            Avevamo  solamente  una  stretta  al  cuore  perché  quelle


            testimonianze,  per  quanto  semplici,  erano  sulla  via  di

            perdersi per sempre, non custodite né riparate. Ed era uno


            spettacolo triste ed avvertivamo tutta l’impotenza di porvi

            rimedio.



            Il  percorso  della  conoscenza  della  violenza  antiebraica

            continuò ma non intensamente; però non si interruppe mai

            il contatto con il filo rosso delle vicende delle persecuzioni


            naziste.


            Ma al Sud non siamo stati educati a coltivare la curiosità e


            l’approfondimento  di  quel  che  fu  l’olocausto  e  la  sua

            vergogna.

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