Page 145 - Franco Petramala - Libro 3
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italiani. Finché dopo l’armistizio, con un dispaccio del 10
settembre 1943 firmato dal Ministro degli Interni ed
indirizzato al Prefetto ed al Direttore del campo, si
comunicava che “… gli internati possono essere liberati et
avviati con foglio di via obbligatorio località da essi prescelte
fornendo loro vitto, mezzi, ecc.…”
Intanto appena diciottenni avevamo la possibilità, di
domenica mattina, di tornare in quei luoghi con Enzo, Ciccio
e Mario a visitare con un poco più di attenzione e
consapevolezza l’interno di quelle baracche abbandonate,
preda dell’incuria e aggredite dalle intemperie.
Ci avvicinavamo, rispettosi ma inesperti di indagini di quel
genere, ed osservavamo le pareti, le uniche che dessero la
sensazione che di là, malgrado tutto, era passata la vita.
A guardare con più attenzione, comparivano disegnini
infantili di fiorellini alcuni finanche ancora colorati, altri
tracciati col carbone; ad un tratto alcuni versi scritti in tutte
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