Page 79 - Libro4
P. 79

E’ pluralistica la folla e sono presenti tutti e proprio tutti


            convergono  nella  ricerca  del  divino,  nell’attesa  di  essere

            “toccati”, come chiunque, senza differenza degli uni e degli


            altri. Nella società politica di oggi invece: il popolo è puro e

            le elite corrotte, fino alle istituzioni ancorchè democratiche,

            come osserva di recente Padre Sorge.(1)



            Il popolo è maltrattato dalle istituzioni, di principio, quindi

            tende  a  non  riconoscersi  in  esse  anzi  a  disprezzarle  con


            rancore. Il popolo è il popolo ed è intero e indiviso per cui

            non  ha  vocazione  pluralistica  e  le  sue  varianti  sono


            accarezzate dal personalismo tipico delle forme dittatoriali,

            secondo il rito pagano del vitello d’oro. Le spinte populiste


            sono  cicliche  e  appaiono  un  surrogato  di  rimedio  alla

            sensazione di un vissuto di bisogno esteso sia dei singoli sia

            di  sofferenti  intere  popolazioni,  dovunque.  Quando  si


            affievolisce  tale  rischio  il  populismo  si  trasforma  in

            popolarismo, cioè in una soggettività diffusa attraverso corpi



                                                                       79
   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84