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consumano in modo silente e accettato fino a diventare
assuefazione, viatico per la immobilità e la decadenza. Sicchè
“la stanchezza nelle aule di scuola dello studente fa coppia con
la non “partecipazione degli insegnanti alla materia” e finanche
l’aria viziata delle aule stanca. Quali conseguenze, ad esempio,
il non saper dire alla propria compagna di vita” sono stanco di
te”.
O la stanchezza in compagnia dell’amico, meno grave delle altre
perché non compromissoria come nella accezione in spagnolo,
certamente senza alcun pericolo come invece quelle nascente fra
le giovani coppie. Non c’è invece “la stanchezza di un ricco o di
un potente ad eccezione forse di quelli in disarmo, come il re
Edipo e il re Lear”. Per converso i lavoratori odierni delle
fabbriche, pur se automatizzate, escono dal lavoro stanchi. Un
giorno, non saprei, ma prima !! si diceva” lottare contro la
stanchezza. Questo duello nella nostra società sembra non
esserci più”. Oggi si dice: “la stanchezza mi può essere amica”.
La confessione di esser stanchi può impedirmi la depressione
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