Page 81 - Libro 1
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E’  un  segno  positivo  di  una  democrazia  in  crisi  ma  che  ha


            consolidato  il  rispetto  per  il  diverso,  come  ancora  oggi  si

            presenta Grillo. Nelle esternazioni di Grillo, vista la sua capacità


            di tenere il pubblico con le sue “prolusioni” fra il serio e il faceto

            fra l’altro da sempre la sua caratteristica di intrattenitore satirico,

            abbondano  le  espressioni  marcate  e  forti,  diciamo  così,  ma


            perché  obiettivamente  la  sperimentazione  di  un  simile

            linguaggio  ha  dato  il  successo  che  probabilmente  nessuno  si


            aspettava, né si può pretendere che egli si esprima con il lessico

            paludato  dei  politici  consumati,  allevati  alle  scuole  dove  il


            cinismo del dire e non dire prevale come la forma sulla sostanza.

            Una volta si sarebbe chiamato qualunquismo quello del lessico

            aggressivo  ed  irriguardoso,  acritico  e  informale  segnato  da


            espressioni  che  colpivano  in  quanto  nel  migliore  dei  casi


            significavano battere i pugni sul tavolo, segni della credibilità

            pomposa  e  nerboruta  del  protagonista.  In  proposito  non

            dimentichiamo le polemiche, quelle “atroci”, dei democristiani


            contro i comunisti e dei comunisti contro i democristiani. Quel
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