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Il mondo arabo non seguì la medesima strada ed il suo sviluppo


            si  territorializzò  e  la  tecnica  rimase  fuori  dai  suoi  orizzonti

            culturali e quotidiani.


            L’equilibrio  fra  i  due  mondi  si  consoliderà  dalla  metà

            dell’ottocento,  allorché  l’occidente  industrializzato,  avendo

            bisogno  di  energia  e  di  quella  fossile  in  particolare,  offrì  al


            mondo arabo di acquistarlo, non avendo motivo lo stesso mondo

            arabo,  definitivamente  acquartierato  socialmente  nel  contesto


            tribale, di negare lo scambio perché quel bene non gli sarebbe

            comunque servito.


            Un  esempio  per  tutti:  in  Cina  esisteva  e  veniva  utilizzata  la

            polvere da sparo da molto prima che in Europa, addirittura lo

            testimonia Marco Polo, ma  furono i Portoghesi a mostrare ai


            Cinesi come utilizzarla per i cannoni.


             Ma il distacco del mondo arabo dalla assonanza culturale con

            l’Europa cristiana, presente dall’alto Medio Evo, esaltata dalla

            attività mediatoria ed inclusiva di Federico II, si è appalesata in


            modo eclatante allorché, dai postulati della filosofia Kantiana,
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