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Conviene che la politica italiana sposi la causa; non riuscendo
a sintetizzare alcun nobile e definito progetto politico, potrebbe
ritrovarsi in un obiettivo politico che dia un senso alla sua storia
attuale.
L’Italia, pur frammentata, divisa e squassata da lotte infinite, ha
comunque fatto sempre percepire una sua centralità storica e
culturale nelle vicende della storia del mondo.
Ed ancora, malgrado i tratti “avignonesi” dell’attuale fase delle
vicende di governo del Vaticano, come faceva rilevare ieri il
“Foglio”, rimane l’idea della cultura europea che ove dovesse
dividere, mostrerebbe l’ennesima infamia egoistica che spesso
l’hanno caratterizzata anche in epoca contemporanea.
Ove invece unisse, sarebbe la dimostrazione ulteriore della
capacità di rendere possibile la convivenza di culture diverse,
storicamente orientata a rispettare le identità e le tradizioni di
cui l’Europa cristiana è portatrice; sicuramente non in modo
esclusivo, ma compartecipi delle tendenze più illuminate di
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