Page 26 - Libro 2
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il Fondino del 29 Ottobre 2013
Giulio Cesare
di William Shakespeare - Atto terzo
Orazione di Antonio davanti al corpo di Cesare.
“Signori, se io tentassi di scatenarvi mente e cuore alla
sommossa e all’ira, farei un torto a Bruto e un torto a Cassio
che, è notorio, son uomini d’onore; e un tale torto a loro io
non farò; preferirei far torto a questo ucciso, fare torto a me
stesso, a voi, piuttosto, che far torto a uomini d’onore come
loro.
Ma ho qui una pergamena col sigillo di Cesare: l’ho trovata
nella sua biblioteca; è il suo testamento; se il popolo
conoscesse questo testamento – perdonate, non sono
autorizzato a leggerle – si precipiterebbe in massa a baciare
questa salma, ferita per ferita e a intingere i fazzoletti nel suo
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