Qualcuno sostiene che la pianta della vite sia,
in origine, pianta autoctona del territorio della Calabria,
giunta in oriente fino al Caucaso e che nei territori
mediorientali la
foglia abbia assunto la morfologia attuale, unitamente alla
attuali caratteristiche dei suoi frutti.
La vite così ritornò in Calabria con i primi
coloni greci e da questa regione si dice sia risalita, nei
secoli, fino a giungere sulle sponde della Mosella tedesca, alla
confluenza con il Reno nella Renania Palatinato.
Non è detto che non sia stato effettivamente
così, vista la splendida natura della Calabria, del sole della
terra e dell’aria di questa regione e la sua posizione
geografica.
Si dice anche che la mafia non sia originaria
della Sicilia, ma della Spagna, dove già nel 1412 esistevano a
Toledo le "Onorate società" (Secondo la leggenda Osso, Mastrosso e Carcagnosso i fondatori );
la Spagna ha esportato la mafia nei suoi domini italiani, non
solo in Sicilia e nell'Italia meridionale (con la
camorra a
Napoli, con la 'ndràngheta
in Calabria, e con
la onorata società
in Sicilia), ma anche in Lombardia, come clamorosamente,
così lo affermano Correnti ed altri. Lo dimostra l’ambiente
narrato dai Promessi
Sposi, che descrivono la società lombarda del Seicento
come una società mafiosa completa in tutti e tre i suoi livelli
(al livello di base con don Rodrigo, al livello medio con
l'Innominato, e al livello di "cùpola" con il Conte-zio); con i
"bravi", con i confidenti come Egidio, l'amante della "Monaca di
Monza", e con i "consigliori" come l'avvocato Azzeccagarbugli);
così quando i bravi di don Rodrigo, dopo la "notte degli
imbrogli" e il mancato ratto di Lucia, intimano al console del
villaggio di non fare rapporto alle autorità su ciò che era
accaduto, "per quanto
aveva cara la speranza di morire di malattia".
Si dà
anche il caso che di recente si ci stia orientando verso la tesi
dell’insediamento stabile e strutturato della mafia nel lombardo
veneto e nell’ex regno sabaudo. Insomma, un fenomeno che ha una
evoluzione simile ai processi che ”ritornano”, che trasmigrano
per tornare da dove sono partiti.