Le mire di Cavour... - di Franco Petramala

il Fondino del .26 giugno 2024

 

Le mire di Cavour...

di Franco Petramala

Erano le annessioni degli Stati del Nord e del Centro e non contemplavano il Regno di Napoli. Quando si trovò davanti al fatto compiuto della spedizione garibaldina, così “agevole e protetta in mare come a terra”, fu indotto a farla propria. Il Piemontese era a conoscenza dell’interesse dell’Inghilterra acchè i Savoia conquistassero il Regno borbonico, dacché la Francia poteva presentarsi come la mallevadora della annessione agli stessi dell’area Padana e dell’Oltre Po. 

Ne derivò una gestione non annessionistica ma integralmente colonialistica del Sud soffocandosi il ruolo della sua borghesia produttiva.

La questione meridionale non fu politica e “risorgimentale”, ma economica, caratterizzata dal conflitto tra le due borghesie, quella del Nord e quella del Sud.

Intanto fu richiesto il sacrificio delle centinaia di migliaia di soldati meridionali morti in difesa delle Alpi orientali della Prima Guerra Mondiale, dal cui pantano della Caporetto del piemontese Luigi Cadorna si usci al comando del napoletano Armando Diaz. E fu chiesto altresì il trasferimento di forza lavoro al Nord, sostenuto dal fascismo e fin molto dopo la seconda guerra mondiale. Ed oggi in forte ripresa!

L’irrompere del popolarismo ideologico e del cattolicesimo democratico sturziano valorizzò l’elemento politico della solidarietà. Terminato tale ciclo si compie il distacco del Nord in una sorta di  PreRisorgimento degli staterelli. Il cambiamento è stato preparato dall’affermarsi dei vari movimenti dal 1994, ai quali cedere qualcosa, come l’Autonomia Differenziata, per garantire pezzi di classi dirigenti.

Il Mezzogiorno, in qualche modo indotto nell’800 alla Unità d’Italia, oggi si troverebbe a difenderla mentre appaiono minacciarla quei territori che la vollero, pur se al Sud, sull’onda della ribellione all’”ancien regime” vi fossero state testimonianze di ispirazione mazziniana soprattutto nell’area delle culture Arbreshe, come in Calabria.

Il Mezzogiorno, pur non sfuggendo per gran parte alla patologia del familismo amorale, come al tempo di Telesio e tuttora, come sostiene Luca Addante, si individua, paradossalmente, resistente alla frantumazione del Paese, quale odierno ambito risorgimentale così poco praticato al suo nascere.

Ma di nuovo le Italie sono due !!

 

 Franco Petramala