Da Gobetti ai Popolari a Togliatti - di Giuseppe Aloise

il Fondino del 11 novembre 2024

Da Gobetti ai Popolari a Togliatti

di Giuseppe Aloise

Franco Petramala con il suo ultimo fondino “Dalla Caltagirone di Sturzo”, con i suoi moduli densamente espressivi, propone il tema delle nostre democrazie che, per la scarsa fiducia nel futuro, si rifugiano spesso nel sogno di improbabili “rivoluzioni rigeneratrici”. Alcune osservazioni.

1) Il nostro Risorgimento, diceva Spadolini commentando Gobetti, è stata una “rivoluzione conservatrice”, “più un ritorno al passato che uno slancio verso il nuovo”.

2) La Rivoluzione liberale non è mai decollata: liberali a chiacchiere e anti liberali nei fatti. Lo stesso Gobetti: il popolo italiano è “un popolo di dannunziani al quale non si può chiedere spirito di sacrificio”. Vedi la Rivoluzione liberale di Berlusconi.

3) La Rivoluzione di Ottobre in Russia ha avuto il seguente esito: le statue di Stalin in pieno regime sovietico sono state abbattute. I Romanov, invece, sono stati beatificati e i resti delle loro salme venerati nella Cattedrale San Pietro e Paolo di San Pietroburgo.

4) I Governi che proclamano rivoluzioni negli assetti istituzionali e negli equilibri sociali sono fuori dalla Storia. Togliatti ammoniva nel ‘46 anche i suoi: “le rivoluzioni non le fanno i partiti. I partiti, se ne sono capaci, le dirigono e niente di più”.

5) Federico Rampini di recente: “è consueto porre sotto processo l’Occidente sia per i suoi valori che per tutto quello che ha contribuito a realizzare. Invece di difendere e valorizzare la nostra civiltà ci associamo inconsapevolmente al coro di critiche e di condanne. Trascuriamo di sottolineare che l’Occidente ha esportato progresso e che i nostri modelli produttivi hanno sollevato dalla fame miliardi di persone. La Cina e l’Iran si definiscono Repubbliche. In Confucio e nel Corano il concetto di Repubblica non esiste.

6) Le diffuse spinte populiste che raccolgono vasti consensi elettorali favoriscono il governo dei demagoghi. Il passaggio dai demagoghi ai dittatori o ai tiranni è abbastanza probabile.

Conserviamo perciò la nostra “democrazia” e difendiamola!

 

di Giuseppe Aloise