Non è con il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria
che lo Stato ha dichiarato l’Opera della 106 Jonica come
prioritaria. L’ha dichiarata Prioritaria e strategica almeno a
far data del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria
del 2015 alla pag. 76.
Tuttavia è interessante questo riferimento perché, pur senza
progettazione aveva quantificato il costo esattamente in 6
miliardi 318 milioni. Al 2018 erano dati per ultimati e/o in
esercizio opere per 1081 milioni. Il DEF 2022 annota
investimenti per 1,335 miliardi che sono quelli destinati di già
al Macro lotto di Roseto Capo Spulico. Il DEF indica anche
prioritario il collegamento Catanzaro Crotone, annotando però
solamente 220 milioni per progettazione come disponibili.
Per tutto il resto della copertura finanziaria dell’intera opera
fino a Reggio rimangono da programmare e quindi poi da reperire
circa 3,587 miliardi così come indicato del 2015. Poiché dunque
l’impegno del Governo non è di oggi, non rimane che prendere
atto del trascinarsi dell’intervento risolutivo.
In proposito, poiché è certo che il DEF è di competenza del
Governo nazionale e che è il Governo a stanziare il denaro per
finanziare concretamente le opere, certamente la Regione lo
dovrà fiancheggiare vigorosamente. In proposito non c’è traccia
di espressioni di soddisfazione per la previsione del
finanziamento dell’Alta Velocità da Battipaglia a Reggio
passando per Cosenza e Lamezia, tranne un intervento dell’allora
Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, essendo stati oggi
riconosciuti nello stesso DEF 2022 ben 11 miliardi per la fase 1
e ben 12 miliardi per la fase 2. La soddisfazione qui è
doverosa!!
Ma il Sole 24 ore, in previsione della presentazione del DEF
2022, ha sostenuto che il Governo ha privilegiato la scelta
della Alta Velocità, per ora aggiunge!!.
Attenzione dunque
perché sarebbe grave colpa incoraggiare simili pressioni di
chicchessia al fine di spostare parte dell’investimento dalla
Ferrovia Alta Velocità, straordinaria infrastruttura, alla 106
Jonica per la quale la Regione non ha che da pretendere invece
il completamento, come già previsto dal 2015 per l’importo
complessivo almeno di 6 miliardi e 318 milioni.