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La Nota di Franco Petramala
Osservazione (Terza)
di Franco Petramala
Dopo il 1994 i partiti finiscono con il diventare
comitati elettorali,
senza le preziose “rivelazioni sul futuro”. L’anelito del mondo
ex democristiano a sopravvivere somiglia molto ad un
appuntamento rinnovato ma
senza convinzione e non somiglia perciò ad un progetto politico.
Rara la esposizione dei simboli di quella cultura che pure
continua a vivere ma, non scorrendo più in superficie, si
insinua in percorsi
carsici senza luce.
Nessuno pensa di rifare la Democrazia Cristiana ma di
rintracciare uno spazio
comunitario e identitario, questo sì; eh si! Non fosse altro
perché appare l’unica cultura politica nel paese pur
maltrattata, nella contemporaneità di uno
Stato che, conseguentemente,
vaga alla deriva. Era rimproverato alla Democrazia Cristiana
di sovrapporsi allo Stato e di influenzarlo in tutte le sue
espressioni. Ma si assicurava l’ancoraggio di tutta la comunità
alla realtà statuale, in coerenza con i proponimenti della
politica che assisteva
la società nella sua evoluzione e l’intero sistema politico non
se ne astraeva.
Franco Petramala