Ai primi del 2021 il Governo, in relazione a dati progettuali
delle Ferrovie dello Stato, ha predisposto il nuovo collegamento
ferroviario “Alta Velocità” Sud-Roma.
I lotti sono sei e la spesa preventivata è di circa 22 miliardi,
alcuni imputati sul PNRR e gli altri da altre fonti di
finanziamento. Il tracciato si sovrappone più o meno a quello
autostradale, alternativo a quello costiero-tirrenico che tanti
danni ha arrecato nel tempo allo sviluppo urbanistico e
turistico della costa soprattutto cosentina.
Da Praia a Mare la nuova linea si introduce nel territorio
interno fino a Tarsia per consentire il prosieguo del tracciato
fino a Cosenza e poi a Lamezia. così l’Alta Velocità romperebbe
l’isolamento di Cosenza e consentirebbe l’apertura dell’area
urbana cosentina alla zona ionica ed alla Sibaritide e la
Puglia, sviluppando la vocazione del Capoluogo non solamente
tirrenica ma anche ionica, come sostenuto da Mario Occhiuto il
27 aprile 2021 commentando nella sua qualità di Sindaco la
decisione del governo.
Fatto sta che note critiche al progetto sono venute già il 14
aprile 2021 dall’allora Assessore Regionale alle Infrastrutture
domenica Catalfamo, docente presso la Università di Reggio
Calabria e di recente dall’ex Assessore Francesco Russo,
anch’egli docente presso la Università di Reggio Calabria,
stavolta della Giunta Oliverio.
Nella sostanza le varianti da essi proposte sono la opportunità
che il tracciato della nuova Ferrovia ad Alta Velocità continui
ad essere lo stesso dell’esistente, cioè quello tirrenico e la
contemporaneità dell’inizio dei lavori poiché non sarebbe
corretto che i lotti del cosentino inizino prima, in quanto
finanziati dal PNRR, e quelli più a Sud finanziati con fondi
solamente allo stato programmati e da altre fonti.
Gli argomenti addotti dai due politico-docenti, entrambi della
Università di Reggio Calabria ed entrambi ex assessori pur se di
giunte di orientamento politico diverso, hanno il senso …che
hanno e tuttavia il dato più rilevante è lo scoraggiante spirito
di contraddizione che cela molte volte i soliti campanilismi che
ritenevamo sorpassati e le solite disattenzioni di chi dovrebbe
reagire a tali pressioni solamente utili a far perdere del tempo
come d’uso nelle cose di questa Regione.