Eleonora d’Arborea - di Franco Petramala

il Fondino del 27 febbraio 2024

Eleonora d’Arborea

di Franco Petramala

Non è la sovrapposizione della mitica figura di donna governante/riformatrice della fine del 1300 in terra di Sardegna, né alla Tolde né alla Meloni. È l’esordio per un appunto. Le elezioni in Sardegna non le ha vinte la destra, le ha vinte per poco la coalizione di sinistra e quelli che si definivano di centro hanno totalizzato un magro bottino. Eppure i commentatori insistono nel dire che le elezioni sono state vinte al centro.

In verità tutto origina da un equivoco di fondo, quello del PD, ispirato dai soggetti politici che si oppongono alla destra, a sua volta costruita sull’altro equivoco berlusconiano, vindice dell’anticomunismo storico e del liberismo familistico ormai vecchio di trenta anni. Sono i due equivoci che hanno sottratto spazi elettorali e senso politico al centro, avendo miscelato culture diverse, raccattando la contemporanea astensione dal voto e la scarsa rappresentanza del centro.

Sia gli elettori dei partiti di mezzo, sia gli elettori poco convinti della sinistra e della destra, sia soprattutto gli astenuti dal voto, circa il 50%, dovrebbero poter convergere in una area politica “scissa”, quella cattolico democratica e quella laico socialista. Per una offerta politica leale, attrattiva, per ricostruire il centro, fuori dallo stato del sonnambulismo politico soprattutto dei cattolici democratici, in concorrenza con il guazzabuglio odierno delle finte equivoche dialettiche politiche.           

Franco Petramala