Qualcuno dice: Il Capo del Governo non asserisce di essere
Antifascista. E Lei ribatte che è contro ogni totalitarismo.
Qualcuno dice che l’importante è affermare di essere
antifascista anche se solamente per convenienza. Sostenendo che
in politica la doppiezza ci sta.
Qualcuno dice che comunque il Governo intero ha giurato sulla
Costituzione che riconosce i valori fondamentali antifascisti
del nuovo Stato repubblicano.
Giordano Bruno non rinnegò le sue convinzioni, né Galileo anche
se alcune sfumate ammissioni di abiura lo salvarono dalla morte.
Spinoza non rinnegò anche se dovette fare l’ebreo errante per
sfuggire alle persecuzioni e Campanella rimase nelle sue
luminose convinzioni pur subendo torture e carcere durissimo.
Al cardinale Bellarmino, Capo della Inquisizione, per esempio,
non interessava una abiura farlocca e formale; interessava che i
testimoni dei loro pensieri mostrassero a tutti la ortodossia
delle loro teorie.
Davvero si vogliono porre steccati al fascismo negato o
realmente strisciante utilizzando le formalità di una banale
ordalia? O non si ha il dovere di denunciare al popolo fatti e
atteggiamenti da osteggiare perché non si tracimi verso
atteggiamenti fascistici?
Questo sì che sarebbe compito e dovere dei Partiti democratici,
senza nascondimenti.