La Zona di interesse - di Franco Petramala

il Fondino del 13 marzo 2024

La Zona di interessesi

di Franco Petramala

Ho domandato all’amico Fabio se ci fosse in programmazione un buon film: si c’è, “La zona d’interesse” diretto da Jonathan Glazer e vincitore di Oscar. Mi dice: è una visione del mondo che sta fuori dal Campo di Concentramento di Aushwitz e racconta la vita banalmente serena della famiglia del comandante del Campo.

La circostanza, invece di rendere più lieve la sensazione di schifo, mi ha così raggelato che immediatamente ho deciso di non andare a vederlo. E mi sono ricordato dei migranti rinchiusi nei campi di segregazione italiani, di cui sappiamo tanto poco da avere quasi rimosse le loro quotidiane disperazioni. Anche se, sono certo, nel futuro prossimo verremo a sapere, e diremo che non ce ne eravamo accorti, come i tedeschi “piccoli borghesi” della ubriacatura hitleriana. Non così per i lager ottenuti in Libia.

Stamani ho letto l’articolo di Liliana Segre sul Corriere della Sera che ha descritto una simile sensazione. Il male è tanto banale che si è così consolidato nella storia degli uomini, tanto da “banalmente” essersi ormai confuso con l‘ordinario loro cinismo senza luce e senza fine.

Non andrò a vedere il film, sarebbe inutile!     

 

Franco Petramala