La Leggenda del Grande Inquisitore di Dostojeski - di Franco Petramala

il Fondino del 12 maggio 2024

 

La Leggenda del Grande Inquisitore di Dostojesk

di Franco Petramala

Rileggendola, la sensazione è oggi di un mondo alla ricerca della soddisfazione dei bisogni di tutti, un mondo di affamati che si rivolge ai benestanti viventi nell’ambiente amniotico della democrazia. Che tuttavia da tempo non ha più molte certezze né progetti né orientamenti.

In ogni caso il mondo sembra popolato da “misere creature alla ricerca di un essere a cui ci si inchini, e in cui tutti credano in lui e lo adorino, tutti insieme”, come tante volte accaduto, nel rifiuto della ricerca del simile. Tutti uguali e senza libertà, condizione per esser nutriti anche a costo del subire il delitto. Come nei tempi più bui.

Siamo sull’orlo del non sapere cosa sia il bene e cosa il male.

Non serve più, forse, la libertà di scelta che quel predicatore di duemila anni fa diffondeva, già nel deserto.

Venne e iniziò il monito del dubbio prima di decisioni libere.

“ Vattene e non venire mai più…mai più” ammoniva il Grande Inquisitore.

Il silenzio continuava ed infine, di risposta, ricevette non una parola, ma un lieve caritatevole misterioso bacio.       

 Franco Petramala