Donald Trump

il Fondino del 11 Novembre 2016

Donald Trump

 Qualcuno ricorderà la narrazione, pressocchè mitologica, dello sbarco sulla Luna, mai avvenuto, riprodotto  invece in uno studio televisivo da mattacchioni che hanno fatto credere al mondo che realmente Armstrong fosse allunato.

 La “enormità” della elezione americana, la sua straordinarietà rispetto alle previsioni dei sondaggi ed agli endorsement dispensati a iosa, specialmente in Italia, assomiglia molto a quell’evento straordinario dello sbarco sulla Luna e da molti ritenuto una fiction.

Quel che lo stesso Trump andava sostenendo e cioè che il risultato elettorale sarebbe stato falsato dai brogli e dall’intervento drogante di poteri forti e dai mass media schierati dalla parte dell’avversaria, adesso non lo sostiene più; proprio per rientrare nel clima della fiction, chissà che non sia tutto un cartoon, dove l’umano entra ed esce con frequenza dalla scena, più spesso abitata da mostriciattoli, non essendoci mai stata, in realtà, una elezione per come l’abbiamo vissuta, cioè con l’elezione di Trump.

 Lasciamo stare, la fiction o non fiction.

L’unica cosa certa è il canagliesco commento dello stesso Trump sul valore della Clinton, all’opposto della necessità che la Hillary andasse in galera come affermava in campagna elettorale; altra cosa certa il commento ammielato, seppur opportunisticamente corretto e non è paradosso sfuggito…, dei leader europei, diciamo così, tranne probabilmente quello della Merkel.

 Si faranno tante analisi, non solamente sul perché sia prevalso Trump, soprattutto sul perché i sondaggi e i media abbiano sbagliato tutto, come se le due entità fossero importanti, sia i sondaggi che i mass media. Come se da ciò si potessero trarre insegnamento e illuminazioni !  E si arrischieranno valutazioni le più disparate sul come e sul perché gli americani abbiano votato il “reprobo”, sul perché gli stessi Hispano–Americani abbiano votato per colui che ha promesso di impedire ad ogni costo il flusso di emigrazione economica dal Messico. Gli stesi messicani hanno mostrato di gradire la chiusura ai loro stessi connazionali che spingono alla frontiera con gli USA: autentico egoismo di chi sostiene “io ce l’ho fatta” meglio che nessun altro ce la faccia”. E’ una nuova frontiera della etica collettiva!!!  Che in verità non conoscevamo e che vorremmo fosse commentata su “la Civiltà Cattolica”, la magnifica Rivista dei Gesuiti.

Una cosa ci sembra evidente. Non c’è una ragione politica, di senso compiuto; non è una decisione manipolata da esperti ed indotta nel popolo come una ideologia di successo e spettacolare o una predicazione irresistibile come quella kennediana; non è il segmento di uno sviluppo lineare della società americana, sull’onda di uno dei tanti populismi possibili, ormai rifugio anelato delle genti.

 Devo dire che ha ragione Grillo. Il popolo americano, nella sua consistente maggioranza, ha detto semplicemente ma decisamente ..…No!

No a cosa? No! Perché?  No! In quale parte?  No ! e con quale prospettiva?.....

 Semplicemente No!!!

 Una volta si usavano parole come Libertà Uguaglianza Legalità e spesso il popolo non ne comprendeva il significato: anche in quel caso si ripeteva “Libertà……”. Parole troppo lunghe e complesse per il linguaggio spiccio di oggi.  Oggi, per non cadere nelle “bavas de el diablo” ci si può consentire solamente un esplicito monosillabo ….No !!!!

Semplicistico e bizzarro, sintetico e preso a prestito, scorretto, una spianata acritica di tutti i Si!, circostanziati prudenti guardinghi, in odore di ricatto, inutili e timorosi, disegnati sui volti bassi dei cittadini inermi e rassegnati, partecipanti ai banchetti di altri e dei padroni di coscienze e di patrimoni trafugati, davanti alla sproloquio di magliari sempre dietro l’angolo per l’agguato, acquattati pericolosamente, venditori di capisciola per seta, di ubbidienti per necessità e non per doverosità.  Altro che Leviatano, duro impenetrabile e tirannico fino alle unghie, il sistema è lontano assai dal fantastico mondo raccontato spesso dal Dottor Davigo, prossimo invece al racconto di Gianrico Carofiglio del suo “La Manomissione delle Parole”.

 Se fossimo alla fine della giostra saremmo già ad un inizio migliore…chissà !!!

E tutto questo a causa o per merito di nientepopodimeno del  Sig. Donald Trump

Franco Petramala