La disastrosa crisi economica che
caratterizza la vita di Paesi come la Spagna, il Portogallo,
l’Italia, la Grecia, fra gli altri, colpisce cittadini, prima
ancora che europei. Sono cittadini depositari di storia di
tradizioni di culture che hanno segnato in maniera decisiva la
civiltà umana.
Non solamente nel passato, ma
nell’attualità hanno promosso e riveduto gli errori e le
brutture imperdonabili degli anni di barbarie della prima metà
degli anni 900’,
che insieme al progresso hanno caratterizzato l’intera Europa.
Sono paesi che hanno promosso l’Europa e la
sua costituzione, ma non le modalità di esercizio dei fondamenti
europei. Per molti aspetti sono le vittime di quelle modalità.
Dunque abbiamo paesi immersi nella crisi
economica e nel blocco conseguente delle istanze virtuose dello
sviluppo o del mantenimento del Welfare secondo politiche di
sicurezza sociale e di solidarismo.
Disastro ferroviario di
Santiago di Compostela in Spagna (70 morti), disastro della
strada di Avellino in Italia di Avellino (35 morti), disastri
del maltempo al nord, morti per sacche di sangue infetto
somministrato in ospedali.
Le insicurezze prevalgono e la
serenità in questi paesi ed in queste società non si avvertono
più. Si avvertono invece le paure e le insicurezze, la
probabilità che tutto precipiti in un batter d’occhio avvertendo
la fine di un’epoca di prosperità e, con dolore e smarrimento,
l’inizio di un’epoca di passione dolorosa lunga quanto le crisi
epocali della umanità.
Quelle disgrazie non sono semplici
inefficienze o disattenzioni, sono il risultato di un ambiente,
di un modo di intendere il quotidiano che non rassicura, che non
offre un modo usuale e lineare di comportamento e di previsione.
O peggio salti mortali all’indietro nel tempo con il ritorno di
fantasmi paurosi.
Non sono maledizioni o flagelli che si
avverano come in lugubri letture, sono il senso della
inadeguatezza di cittadini e classi dirigenti ad affrontare i
tempi nuovi, lì dove gli inganni del male sono favoriti dalle
disattenzioni e dal disinteresse per un impegno forte e non
acritico, fatte di chiarezza e di coraggio delle proprie scelte
senza fughe e accomodamenti fino agli opportunismi .