La forza dell’amore è argomento
discettato; la sua oceanica trattazione non ha ovviamente
confini. Non c’è stupore maggiore in chi viene osservando gli
aspetti illimitati di questa profonda verità.
Di solito l’amore, in
particolare quando non è quello religioso, è oggettivo, è
verificato, vicendevolmente visitato e mutuato.
Non così l’innocenza la cui più
evidente valenza è la persuasione. L’innocenza persuade, avvolge
e coinvolge, suggerisce comprensione razionale ed emotiva
insieme, crea un clima ed uno stile di vita, rappresenta il
dolce ed il nulla, poi il tutto e la prospettiva della
disponibilità umana a capire con l’aspirazione ad essere
compreso.
Ciò però è suggestione
soggettiva perché persuade, in fin dei conti, solamente
l’innocente !
Il resto, il mondo, rimane
estraneo e la coscienza tracima coprendo tutto, perfino la
comunicazione rimanendo unicamente “la vita di dentro”. Ma
questi sono temi universali.
Piuttosto un tema relativistico
è quello della opinione.
Sempre diverso, sempre mutevole, sempre
condizionato da mille fattori esterni e “storici”, accadimenti
psicologici che influenzano anche ciò che terraneamente accade.
Ed è subdolo il riferimento alla
considerazione che ci si aspetta.
Si dice, è una opinione, per
significare che può essere una sciocchezza ma per il fatto che è
una opinione, può rimanere nel regno delle ipotesi e quindi
della vita, che si assume essere, appunto, complessivamente, una
opinione.
Invece la vita non è una
opinione. Al più è un accadimento casuale che però non poteva
che avere lo sviluppo che ha avuto.
Lo ha dimostrato Monod, in
ambito biologico, ed è incontrovertibile per i riflessi evidenti
sugli aspetti fondamentali della vita.
Ma torniamo alla opinione. C’è
qualcosa di astuto, se non di infido, in questa cosa della
legittimità della opinione e della sua permissività, della sua
validazione ogni volta che si esprime un concetto o una
credenza, una cosa dimostrabile o una stregoneria.
L’infido risiede nel fatto che, essendo una
opinione, può essere considerata appropriata ancorchè fallibile
e quindi fallace.
Ma lo stesso dire, è una
opinione”, peggio “è mia opinione”, mette paradossalmente al
riparo da ogni censura, per cui incredibilmente ciò che è
insicuro per definizione, incerto e fallace, diventa
inappellabile.
Addirittura inconfrontabile e
quindi oggetto di un giudizio senza discussioni.
Infine si può dire che se c’è
un Tribunale Infallibile, esso è quello dell’Opinione.
Quali miserevoli conclusioni !!
Una innocua opinione diviene
certezza tanto forte da essere scambiata per cosa certa, non
vera, ma certa….è questo l’importante.
E’ cioè il contrario del dogma,
indimostrabile realtà e verità.
E quanto più le società sono
influenzate dal dogma o dal Tribunale Infallibile dell’Opinione,
tanto più la vita smarrisce il suo senso, addirittura si
smarrisce la consapevolezza della propria missione umana e la
direzione dello sguardo inverte e si curva per inevitabilmente
tornare indietro a 360 gradi verso l’origine.
E’ la fase della decadenza, la più
dolorosa, dove non c’è critica sul dogma o certezze alternative,
se non la speranza che venga evitato l’annichilimento.
Ed è all’opinione che potrebbe
adattarsi il verso di Torquato Tasso “ed atterra con lui chi a
lui s’attiene. Caggion entrambi, e l’un su l’altro langue,
mescolando i sospiri ultimi e ‘l sangue”.*
E’ già avvenuto: quel che
sembrava un falsa promessa, una prospettiva senza fortuna, un
tentativo di cambiamento, una evoluzione.
Non fa storia rinverdire la monarchia o
valorizzare la oligarchia, né richiamarsi al monachesino e alla
“regola”, alle infinite variabili degli adattamenti
opportunistici.
In
Croazia, a Plitvice, ci sono 16 laghetti comunicanti, spettacolo
di assoluta bellezza, acqua verde smeraldo dove, di salto in
salto di laghetto in laghetto, l’acqua si fa più limpida. Da
lattiginosa e densa a chiara e fresca.
La ricerca è quella di un luogo
più grande dove cercare il senso della comunità e del vivere la
nuova stagione di una società non più appiedata e costretta
dalla sconnessione del sentiero a guardar per terra facendo
perdere l’orientamento.
La prossimità dove si può
raggiungere la nuova comunità è l’Europa.
Tutti la riconoscono, non ce ne
siamo accorti ma ci viviamo già, in maniera sofferente ancora,
ma…..fisiologicamente la viviamo, forse con poco amore ma anche
senza nefaste perdute per sempre opinioni.
Un poco come la storia dei
pesci, così come riferita su “L’utilità dell’inutile” di Nuccio
Ordine.
“Ci sono due giovani pesci che
nuotano e a un certo punto incontrano un pesce anziano che va
nella direzione opposta, fa un cenno di saluto e dice: salve
ragazzi.
Com’è l’acqua?
I due pesci giovani
nuotano un altro po’, poi uno guarda l’altro e fa: che cavolo è
l’acqua? “