Dubbio indubbio

il Fondino del 02 Auglio 2013

Dubbio indubbio

Appena uscito ad aprile, abbiamo commentato il libro - inchiesta del Giudice Ferdinando Imposimato sui 55 giorni del sequestro Moro, prologo alla sua inevitabile eliminazione fisica. ( Fondino del 8 giugno 2013 )

Il libro, la cui uscita nelle edicole è avvenuta a pochi giorni dalla morte di Andreotti, non ci ha colpiti particolarmente anche se apprezzabile e rigoroso nelle ricostruzioni, né ci ha procurato smarrimento l’apprendere, con doviziosa documentazione, tutto ciò che si era svolto in quei 55 giorni. Intrighi, appostamenti alla prigione di via Montalcini dove era ristretto Moro, dismissioni di misure di polizia ed altro ancora documentato da Imposimato.

Naturalmente, ma il Libro-inchiesta non affronta il tema ed è ancora completamente da indagare, rimane nelle nebbie più fitte ciò che accadde prima di quei 55 giorni.

Ciò che accadde dopo di quei 55 giorni e quindi dopo la conclusione cruenta dell’Affaire Moro, è invece cronaca verificabile, almeno negli effetti visibili e palesi che affiorano dalle politiche successive al 1978 e dalle parabole politiche dei personaggi della stessa epoca. Poco o nulla durante la celebrazione dei processi.

E tutto ciò è indubbio.

Quel che rimane nel dubbio invece è l’ordito della trattativa, uno dei dilemmi di quei momenti. In effetti anche alla luce delle conclusioni dell’inchiesta di Imposimato e da altre inchieste, non ci fu una seria intenzione di condurre una trattativa vera.

Apparentemente a capo della fazione che negava la trattativa c’era il Partito Comunista dell’epoca, preoccupato da sempre di non subire una pur minima messa in discussione della sua legittimità democratica nel contesto delle relazioni politico-istituzionali occidentali.

Argomento approfondito già al sorgere del  problema.

Così come l’atteggiamento del PCI fu duro censorio e senza tentennamenti a proposito del socialista Craxi e del craxismo.

Casi diversi, d’accordo, diversi per mille ragioni e per mille motivazioni rispetto alla fermezza del caso Moro.

Ma non è questo che è interessante segnalare. Piuttosto una domanda semplice e diretta: possiamo sostenere che lo stesso atteggiamento da parte della sinistra sia stato mantenuto nel tempo ed in diverse occasioni, nei confronti di Berlusconi?

Alla fine decine di ragioni perché venissero fuori le larghe intese a sostegno di questo governo e decine perché non venissero fuori.

Ma alla domanda sempre astuta, ancorchè a volte ingenua come tutte le astuzie , ma sempre intelligente e razionale si deve pur rispondere.

Cui prodest? o cui proderat ?  o cui proderit?

Franco Petramala