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il Fondino del 29 Ottobre 2012
Un manoscritto anonimo
ritrovato per caso in una vecchia
piccola biblioteca dimenticata
Nella Certosa di Serra San Bruno
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Coppolino di lana capelli
sfrangiati
barba bianca piena e lunga
sguardo forte e dolce
occhi bassi in terra vedevano
lontano
a scavare senza mistero
coltivata alla speranza
quale pensavo quale speranza
un’ombra fuggì da me si nascose
una fila di fiori stentati e
dolcissimi
disegnavano una aiuola sulla
terra gibbosa
dietro di lui una porticina
uguale a tante altre
un lettino incassato in una
cassapanca
un tavolo disadorno due
scaffaletti di libri
un crocefisso di legno nodoso
il sole era alto e invadeva la
campagna
quella come un’altra
risuonavano note di violino
senza ritmo
senza che nessuno suonasse
odore di erba tagliata cicale
vivaci
un rintocco di campana stentato
eppure così netto
mi prese il piacere del sonno
senza ragione
seduto sulla panca di legno
ospitavo un filo di vita senza
aspettative
tenevo fuori il desiderio del
pensiero
pronto come sempre a migrare a
trasbordare
la sua anarchia aveva una pausa
intrappolato in una esistenza
senza respiro
adagiato su un letto di erba
secca e su un tavolaccio.
Mi disse il pensiero riapparso
zitto zitto zitto !!
non vedi non voglio farti
compagnia adesso
non vedi sto sognando d’essere
l’uomo
dalla barba bianca lo sguardo
basso a scavare la terra
i fiori a fare da aiuola alla
sepoltura
che nessuno saprà mai chi
l’abitasse nemmeno io.