Le Università, le squadre di calcio,
quelle blasonate e quelle meno, naturalmente le Onlus, le
Associazioni, le squadre dilettantistiche di football americano;
tutti organizzano la “raccolta” del 5 per mille, così da sempre
la chiesa cattolica, le associazioni umanitarie, ecc ecc… Un altro gratta e vinci. Non sono un nostalgico della smorfia napoletana e non mi ha mai
appassionato il gioco. Tuttavia non sono per forza nemico del gioco. Solamente che sta
diventando una ossessione, non già il gioco in sé, ma il fare
tutto e di tutto tranne che lavorare, intraprendere, cercarsi un
lavoro. E’ il male tipico di società avanzate ma ferme, quelle che
aspettano; dalla politica? Nemmeno da quella: c’è
l’antipolitica: ieri sera ho assistito ad una trasmissione sulla
“7”
dove l’ospite era il vicesindaco di Vicenza, una gradevole
giovane signora che sosteneva: il male non è l’antipolitica, è
ciò che ha creato e determinato l’antipolitica. Ma dunque se c’è l’antipolitica e quindi l’avversione ai
politici, se ci si affida al “gratta e vinci” o al 5 per mille,
se non c’è lavoro e non lo cerchi, non lo crei e quindi non lo
offri, vuoi vedere che siamo alla decadenza della società
italiana? così baldanzosa nella prima repubblica, invecchiata e
appesantita nella transizione fra prima e seconda, festaiola e
del “tutti in discoteca” quella di oggi? Vuoi vedere che qualcuno, pentito, invocherà di nuovo la
politica e magari idiotamente un salvatore?, un dux, unoche farà perdere altri venti anni a questo splendido
paese?