Globalizzazione

il Fondino del 24 Maggio 2012

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Africa

 Il motivo fondamentale dello sviluppo delle economie esterne al sistema occidentale, quella cinese, brasiliana e indiana, consiste nella disattenzione, non sempre e dovunque, ma certamente in Asia, ai processi sociali di rivendicazione di diritti dei lavoratori e dei cittadini.

Non ci scandalizziamo, perché anche nella prima industrializzazione dell’ottocento europeo e poi in quella più evoluta del novecento anche italiano, al Nord come al Sud, l’accumulazione capitalistica è avvenuta a spese del lavoro senza tutela e di quello dei minori, vittime di quei sistemi (i romanzi di Cronin e i racconti di Luigi Capuana sono esemplari ).

 La globalizzazione, per alcuni aspetti, ha portato alcuni vantaggi a quelle popolazioni e molti vantaggi agli speculatori occidentali, in particolare europei e statunitensi.

Potrebbe però succedere anche presto e all’improvviso un blocco del processo di accumulazione dei capitale in quei paesi, con la creazione di una crisi di sistema disastroso che questa volta coinvolgerebbe il mondo intero.

 Di fatto rimane da attendere la decisione dei Governi ( l’ultimo G 8 negli Stati Uniti fa balenare qualche timido accenno ) di riprendersi la leadership dello sviluppo e della economia reale, in reazione alla perniciosa surroga da parte del “Mercato” e dei club finanziari.

 Corollario  a tale assunto è  di assicurare il rientro dai deficit di un sistema che non ha retto negli ultimi venti anni, assicurandolo intanto con la cancellazione di risorse veramente inutili e in alcuni casi contro l’etica, come quelle militari e quelle impiegate nelle attività ormai platealmente dannosi per la salute e il benessere psicofisico dei cittadini del mondo.

 Non dovrebbe a questo punto mancare il sostegno allo sviluppo sostenibile del continente Africano, in misura adeguata alle speranze ed alle aspettative di quei popoli che da gran tempo aspirano ad un risarcimento da parte dell’occidente per le razzie di risorse e soprattutto umane di cui è stato fatto oggetto.

 Tuttavia non si tratterà oggi di risarcimenti veri e propri di un inventato post colonialismo paternalistico, ma di una alleanza con la dignità di una alleanza con popoli finora emarginati ma, come si dice, giovani popoli, che aspirano anche essi ad esser protagonisti del futuro del mondo.

 Franco Petramala