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il Fondino del 19 Settembre 2012
Poveracci che guadagnano poco
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Sabato la Fiat sarà al tavolo del Governo, evidentemente prima
non c’era.
Incredibile ma vero.
Dopo quasi due anni di polemiche sui rapporti sindacali alla
Fiat, la “vessata quaestio” dell’art 18, i referendum nelle
aziende della Fiat, Mirafiori, Bagnoli e Termini Imerese, le
dichiarazioni di Marchionne sulla possibilità che la Fiat non
faccia più gli investimenti promessi, senza che il Governo
intervenisse, ieri il comunicato che la Fiat andrà all’incontro
finalmente chiesto dal Governo.
La Fiat ha cortesemente concesso la visita a Palazzo Chigi !
Per rendere meno arrogante il comportamento di quella che una
volta si chiamava l’Azienda torinese, Marchionne ha fatto sapere
che non è vero che chiuderà stabilimenti e che andrà via dal
Paese.
Intanto nulla dice sugli investimenti nuovi delle Fiat in
Italia; non c’è e non ci sarà, secondo quanto dichiarato dalla
Camusso Segretaria Nazionale della CGIL.
Possibile che in questo paese il costume canagliesco del
nascondersi è diventato il costume
prevalente?
Questo succede a Roma, ma la domanda è retorica se diamo uno
sguardo alle furbizie alle bugie, al “me ne frego”, al detto
volgarissimo “adesso comando io e faccio quel che mi pare”,
all’apparire canagliesco di virtù inesistenti e proprio per
questo necessitano di propaganda parafascista?
Come quando il regime mussoliniano tentava di fare apparire per
cattivi i poveri guerrieri che difendevano la indipendenza di
Somalia Eritrea ed il resto dei territori occupati.
Quanto potrà durare la depredazione da parte di furbetti e falsi
popolari, animati solamente dalla voracità di arricchimenti
personali?
Intanto i lavoratori non solamente precari, nel linguaggio di
giornalisti prezzolati, vengono chiamati “poveracci che
guadagnano poco”.
Franco Petramala