Due giorni fa la Moody’s, Agenzia di rating, una di quelle
agenzie che orienta i mercati finanziari sull’andamento dei
titoli di stato, declassava l’Italia ed il suo sistema di
stabilità dei conti del bilancio pubblico.
Ieri i governi europei, fra cui quelli più esposti alla
speculazione e cioè i paesi non facenti parte dell’area dell’ex
marco tedesco, hanno realizzato che in agosto si scatenerà
un’altra ondata terribile di speculazione sui titoli spagnoli,
greci, italiani, portoghesi, irlandesi, e di conseguenza
chiederanno alla unione Europea di utilizzare il fondo anti
spread così come concordato qualche giorno fa a Bruxelles su
indicazione del nostro Presidente del Consiglio Mario Monti.
Quanto la misura sia efficace, quale misura che insegue la
speculazione e quindi strumento di difesa, non si sa. Anche
perché una misura interdittiva, che precedesse la speculazione,
non è stata concordata.
Si può solamente definire molto, ma molto rischioso, il rito
della riffa del capolavoro di De Sica, Miracolo a Milano. Ad un
certo punto dei rilanci, si interrompe la sequela delle cifre
perché il furbo di turno bastava aggiungesse all’ultima cifra
offerta, un “più uno“, perché il rilancio si verificasse.
Così la speculazione si
pone in condizione di essere sempre un passo avanti alle misure
riparatrici o di garanzia dei governi, perché potrebbe
rilanciare con un semplice: “più uno”. !!