Il gioco degli scacchiè strategia e tattica e quindi conta la pazienza, il
rispetto delle regole, il silenzio e la riflessione,
l’astinenza dai vizi che annienterebbero il cervello,
l’agire con decisione senza pentimenti postumi, entusiasmo e
il“fuoco sacro”
del’avventura.
Casini vorrebbe che da subito si stabilisse fra gli alleati di
domani il patto che si proseguirà con la politica di Monti ed a
prescindere se ci sarà o nonci sarà ancora Monti a capo del governo. La conseguenza
della proposta è la esclusione di IDV e SEL con il sistema delle
eliminatorie.
Non verrebbe eliminato Berlusconiperchéanche
egli è attuale sostenitore di Monti. In questo caso si
concretizzerebbe il governo del blocco delle larghe intese post
litteram. Berlusconi avrebbe tutto il tempo di riagganciare la
Lega.
I giocatori sono questi e la partita appena iniziata è questa.
La legge elettorale è lo strumento per raggiungere tali
obiettivi.
Tutto questo succede perché il PD nonha giocato a fare il Cesare, come abbiamo suggerito nel
Fondino di sabato 10 luglio.
Attorno al tavolo da gioco l’asserragliarsi di spettatori,
tifosi, giocatori in panchina e quantaltri.
Infatti, sarcasmo di Fli sull'annunciato ritorno di Silvio
Berlusconi: ''Avevano annunciato la piu' grande novita' della
storia politica italiana. Abbiamo aspettato due mesi ed ecco la
novita'.
Uno dei punti residui da affrontare è il rapporto con la
Magistratura sicchè in Commissione Affari Costituzionali del
Senato si va verso una stretta sui magistrati in lista per le
elezioni a tutti i livelli. Le toghe non saranno candidabili se
nei due anni precedenti la presentazione delle liste hanno
lavorato nel collegio in cui vorrebbero correre. Finita la
legislatura vanno all'Avvocatura o al Consiglio di Stato.
Una norma molto simile era stata scritta per i Direttori
Generali delle ASL già a dicembre del 1993 e, malgrado alcuni
avessero fatto rilevare la irragionevolezza della non
applicazione della medesima norma ai magistrati, si rispondeva
con una buona dose di malafede e con balbettamenti. Qualcuno
sosteneva: è stato un errore e da questo la indulgenza! Un pò
come la onerosità dei ricongiungimenti della contribuzione fra
INPDAP e INPS. Un errore, si ma…. incorreggibile.
E così andando avanti….
Con stizza e per la prima volta con senso della paura, Monti
attacca il Sindacato imputandogli il “vizio” della
concertazione.
Risponde la Camusso:
'Monti non sa di cosa parla'.
Con abilità retorica Monti marca la differenza fra
il suo prestigio in Europa e quello di Berlusconi, prossimo allaumiliazione al G 20 di Cannes..
Poi,“l’Italia ha
intrapreso un 'percorso di guerra durissimo”; ecco il dire
farcito con l’eccitazione nell’incoraggiamento delle truppe
ancora nelle trincee “
alla baionetta alla baionetta”.
Dove pronuncia il discorso? All’Assemblea annuale della
Associazione Bancaria Italiana.
Ed intanto fuori in piazza ci si domanda “Monti non si candida?
Egli dice di no!.....chissà !!.
Come al solito, elegante e riflessivo l’intervento di Giuseppe
De Rita sul Corriere della
Sera di sabato 10 luglio, argomento “la contrapposizione fra
dimensione verticale e dimensione orizzontale della dinamica
economica e sociopolitica”.
L’eterno dilemma in questo paese. Egli sostiene: “Monti
è oggi l'interprete più accreditato della spinta
verticale, forte del suo rapporto di vertice con i vertici della
finanza internazionale e delle istituzioni europee.
Dimenticare pero la
rilevanza della “vita” del paese attorno alle forme di
aggregazione sociale e produttiva delle comunità locali ed agli
stessi Enti locali, è dimenticare che il sistema non è un
deserto che cresce, ma è un mondo originariamente vitale.
Per un momento
possiamo anche pensare che è quello orizzontale il fronte meno
critico rispetto ai pericolo dello spread,ma dobbiamo imparare a governare meglio l'antica vitale
orizzontalità italiana.
Anche se un dibattito
su simili argomenti ed una loro valutazione politica per i
partiti, è interrompere la interessante ma pur sempre ludica
partita a scacchi.