Una moda o un fenomeno per mostrare la miglior difesa?
Piccona ancora oggi Casini; addirittura sostiene che la medaglia
se la meritano i combattenti che hannocostruito insieme a lui il Centro, in particolare FLIe Api.
Ma non c’è più una attualità del Centro e quindi le debolezze
elettorali mostrate proprio da FLI e API
egli, che poi il
successo non lo ha avuto, non le può simulare consentendo la
permanenza del contenitore del Centro.
Il Centro allargato,
sostiene, è servito per mandare il PdL fuoristrada.
Bè…, non c’è dubbio che l’operazione aveva la sua motivazione e
ad operazione mezzo compiuta, provoca compiacimento, ma
probabilmente FLI e Api si aspettavano che la alleanza fosse
salvaguardata, qualunque evento dovesse portare al gioco del
“tutti al Centro” e quantunque
Casini svolgesse ilruolo del croupier.
Forse si aspettavano non solamente una medaglia all’eroismo, ma
anche il salario di legionari vittoriosi.
Piccona Monti che non si fa sfuggire l’occasione di parlar
chiaro sulle responsabilità passate o appena passate (
Berlusconi e il PdL ) che hanno comportato i danni di un paese
in deficit finanziario; il Monti naturalmente a tale deficit si
riferisce o anche al deficit di democrazia che significa
salvaguardia delle fasce debole, ma solamente di risulta e
marginale rispetto al primo.
La cosa che impressiona è il cinismo dell’uomo di governo il
quale subito dopo, per rabbonire l’ira del PdL, sostiene che non
si riferiva al PdL e comunque non ai morti suicidi.
Picconata per picconata, a chi si riferiva? A tutto e a nessuno,
sparare nel mucchio è un modo per acquisire meriti politici, no?
E poi a Monti si può perdonare tutto, tanto chiunque potrebbe
considerare ingenue le cose gravi che profferisce.
Terzi picconatori nel PdL , tanti, che mandano a dire a Monti
che non ci stanno, da qui alle elezioni, a contribuire a
costruire il piedistallo per la statua del “Dittatore “ alla
romana maniera, meglio del “conducator” che tale diventerebbe
con il reincarico dopo le elezioni e che li vedrebbe esclusi,
ancorchè la esclusione
dovesse esser comune ai due così detti anomali alleati di
maggioranza, PD e Casini. Fra l’altro sono nervosi per la
sconfitta elettorale.
Tralasciavo le picconate ancora sotterranee alla leadership di
Alfano, il quale non solamente fa buca a Palermo, ma con le
elezioni perde la fiducia dei suoi, che in qualche modo un capro
espiatorio devono pur trovare, non potendo coinvolgere nel
processo il Berlusconi.
Naturalmente si attendono le picconate degli ex An che sono
disorientati fra l’ossequio a Berlusconi, il tener fede alla
scelta fatta di darsi mani e piedi al leader di Forza Italia, la
tentazione di riagganciare l’odiato Fini in una riedizione di
AN, non particolarmente geniale ma di necessità, incontrando la
esigenze dello stesso Fini, oggi in difficoltà davanti alla
“sfacciataggine” di Casini.
La preoccupazione più forte è che Fini ed i suoi possano
ritrovarsi in un Centro Destra egemonizzato da una leadership di
Casini, nella sostanza sostituto di Berlusconi
Ed il PD?
Con tutte le derisioni sulla sua deficienza di identità che ha
dovuto subire in questo tempo della Segreteria Bersani, un poco
di considerazione se la merita. Il tema dell’identità permane,
tuttavia un poco di tempo c’è dopo i risultati del voto.
Intanto mentre il mondo del lavoro è depresso e sofferenti i
lavoratori, qualcuno fa prove di terrorismo. Anche questo
compito i partiti pensano di affidare a Monti?
A rileggere queste note verrebbe da dire …”e vissero
tutti infelici e confusi..” come sosteneva un grande giornalista
come Gianfranco Piazzesi, pensate un po’nel 1996.