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il Fondino del 09 Agosto 2012
Il Tiro alla fune
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Melania Mazzocchi proponeva in un suo articolo su
Repubblica, “La resistenza di Omero”, il vecchio
trabocchetto: pesa di più un kilo di paglia o un kilo si
piombo? A proposito della incommensurabilità del valore
civile di un popolo ( il Greco ) confrontato con il valore
dei titoli di stato, ed in più la rivendicazione orgogliosa
della libertà di fronte alla violenza o dell’impoverimento
della gente di fronte al default.
Giovanni De Lorenzo, un italiano emigrato da molto giovane in
Germania e da almeno dieci anni Direttore del prestigioso “Die
Zeit”, sostiene che la differenza fra la Germania e l’Italia,
fra la Germania e gli altri Paesi meridionali dell’Eurozona, non
è contenuta tutta nella quantità dello spread fra i titoli di
stato, ma anche dal diverso, inevitabilmente diverso
Weltanschauung ( concezione o visione del mondo ) del popolo
tedesco e, per esempio del popolo italiano.
Il che consente di capire meglio quel che succede nelle
relazioni fra i due paesi e di comprendere le ragioni degli
altri.
Perché? Perché siamo effettivamente diversi. Nella diversità c’è
spazio per sottolineare quel che di buono c’è e quel che di
negativo c’è nella Weltanschauung dei popoli, ed inoltre genera
la opportunità di riconoscersi nelle comunanze culturali non
indifferenti. Cattaneo lo insegnò a metà del 1800.
Ma come si raggiunge questo stato di grazia o almeno di intesa
sull’essenziale? Riscoprendo la cultura della politica che, ha
ragione Cirino Pomicino, nessuna legge elettorale ti può dare,
anzi è la cultura politica che realizza il viatico ad un legge
elettorale dignitosa e rispettosa dei diritti di democrazia.
Nulla da dire sulla reazione di autorevoli politici tedeschi
alle parole di Monti, peraltro non spiegate adeguatamente, che
avrebbero messo in discussione i fondamenti delle democrazie
parlamentari. Si capisce bene la reazione dei tedeschi perché a
quella idea è legata la elaborazione finale dello schema
democratico moderno da parte della filosofia prussiana.
Ma una osservazione ai critici italiani viene di farla. Ma non è
vero forse che il Parlamento italiano, dai tempi dell’ultimo
Prodi e ancora di più dai tempi dell’ultimo Berlusconi ed in
maniera palese attualmente, è chiamato a metter la foglia di
fico a provvedimenti da altri pensati ed adottati ?
Ogni tanto mi domando. Ma è possibile istituire un Tribunale, un
altro fra i tanti esistenti, che raccolga le denunzie e celebri
processi ed eventualmente condanni a pene severe chi si macchia
dei delitti relativi alla “creduloneria” del cittadino?
Franco Petramala