|
|
|
|
|
|
|
il Fondino del 09 Giugno 2012
Condividi | Tweet |
I'Ape Regina e il nonno
La
Merkel sembrava fosse stata ridotta all’angolo: deve consentire
la ripresa ancorchè gli altri paesi siano tuttora in difficoltà
a cagione dei deficit di bilancio..
La
Merkel finalmente accede ma pone la condizione che questo
avvenga a dicembre, così da impiegare questo tempo perchè la
economia tedesca continui
rafforzarsi
per così ridurre il rischio della emissione di Eurobond, ponendo
a carico delle nazioni del sud dell’Europa l’equivalente del
rischio.
Non
solamente, la Merkel
esplicita il suo euro pensiero, che ha sempre di più i colori di
un tavolo da gioco, sostenendo: ogni cosa a suo tempo (Eurobond)
e comunque, (seconda condizione), che maturi e si realizzi la
Europa politica, come d’altronde vanno chiacchierando in tanti,
ma con l’Euro forte e con la Europa a due velocità, quella dei
paesi allineati al trend
giudicato sufficiente per partecipare al Club, e quella
dei paesi
piuttosto
straccioni.
Ho
la sensazione di osservare un alveare, dove tutte le creature
hanno un ruolo; le api operaie, i fuchi,
l’ape regina.
E’
passata sotto silenzio l’affermazione dell’ex Ministro delle
Finanze del Governo Schroeder, Oskar Fisher: a cadenza, la
Germania rivendica un ruolo di leadership, costi quel che costi.
Intanto Prodi in via ultimativa proclama, «La spinta al suicidio
di questo partito ( il PD )
non
ha limiti». Rimprovera la storia della spartizione delle
poltrone delle Authority e dell’Agicom.
Di “cupio dissolvi” in “cupio dissolvi”, il Pdl qualche speranzella comincia ad averla e si rianima, pur non avendo chiaro dove riporre il nonno, si il nonno!! che non fa tanti capricci per la verità, ma di volersene stare buono buono non vuole proprio serntir parlare.
Tanto che Berlusconi non da via libera al provvedimento
anticorruzione inducendo la Ministra Paola Severino ad affermare
«sono assolutamente serena, perchè credo che il provvedimento
sia importante corretto e condivisibile. Porremo la fiducia
martedi. Se non ci sarà la fiducia il governo torna a casa».
Alfano: nel nostro paese ci sono due grandi aree storiche e
della nostra il protagonista è Berlusconi».
Berlusconi lo ha scelto; senza il potere gli assetti sembrano
logorati sicchè sembra che questo non basti; adesso vorrebbe
essere confermato dalle strutture periferiche ma in realtà lo
vorrebbe dai maggiorenti del partito. Voglio proprio vedere,
come si dice, se questi valentuomini democratici si azzarderanno
a modificare quel che Berlusconi ha creato!! Vi immaginate la
scena di Alfano vittoriosissimo a cui nessuno dirà no! Oppure la
scenetta di Alfano che viene messo in discussione, se eletto con
poco vantaggio o non eletto e perdente?
Ma forse quella occasione sarà
la
occasione della verità; in realtà ognuno cerca una via d’uscita.
Ognuno deve fare una scelta e nel frattempo gli uni rimproverano
gli altri vuoi per l’età, vuoi per l’anzianità di servizio, vuoi
per la fedeltà, ma di valutazioni politiche non ne ho sentito
ancora.
Schifani, Gasparri, la Russa, Cicchitto, Scopelliti, Bondi,
risponderanno nel momento della adunata …presente!!!
Finirà senza rumore un’epoca indefinibile se non
deludente assai, una epoca perduta, senza rumore, almeno per
evitare la reazione della folla disperata e inferocita.
Franco Petramala