Se c’è una cosa che si può certamente dire è che la fine delmondo è ogni volta unica.
A ripensare quel che avveniva all’epoca del Berlusconi
Presidente del Consiglio,
attorniato dagli unti, si direbbe che la fine del mondo tante
volte annunciata e tante volte smentita, apparisse come l’esito
liberatorio e senza angoscia, nello stesso tempo l’occasione
della catarsi. Comunque appariva unica
Naturalmente quella unicità della fine del mondo era
pedissequamente riflessa nella rappresentazione del peggio che
ne faceva la parte di Berlusconi, dopo che il Presidente della
Repubblica lo aveva posto davanti
all’aut aut. Altra unicità.
Ogni cosa a suo tempo: venne l’ora delle parole, pare adesso in
via di esaurimento così come prevalgono gli sguardi persi un po’
di tutti, davanti alla crisi paurosa, epocale e che ancora deve
raggiungere il punto critico della escalation.
Se qualcuno volesse vederci un’altra fine del mondo sarebbe
sempre unica, la avvertirebbe come unica.
I toni sono apocalittici e duri, almeno in apparenza.Non si puo' ''fallire sulla legge elettorale. Si arrivi
presto in Parlamento perche' il tempo e' scaduto''.
E' l'auspicio che lancia
il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, che
aggiunge: ''Io credo che la politica farebbe una pessima figura,
forse l'ultima, se non riuscisse a fare la riforma''
Altro giudizio non positivo di Giorgio Squinzi sul Governo Monti
a cui da appena la
sufficienza, ponendosipraticamente accanto alla Camusso.
E tuona la nuova Lega: ''Ormai e' chiaro, questo governo vuole
la rissa con il Nord. Bene, gli risponderemo per le rime: Fronte
del Nord, Piemonte, Lombardia e Veneto, uniti per rimediare ai
danni del governo Monti e per mandarlo a casa subito'':
cosi' Roberto Maroni su
Facebook, come riportato dall’Ansa.
''Invece che tagliare la
spesa improduttiva del sud il governo Dracula colpisce duramente
la buona sanita' del Nord. Cosi' si mettono in discussione i
servizi essenziali ai cittadini, si rischia il bis degli
esodati''.
E Bersani non è tranquillo e risponde con il tema “esodati”
come pietra dello
scandalo a proposito dei tagli alla sanità, specialmente lì dove
funziona.
''Il Pdl non e'un partito a sovranita' limitata che fa da sponda
al Pd sui temi della spending review, in cui ogni forza politica
fa delle valutazioni autonome''. Lo dice il capogruppo del Pdl
alla Camera, Fabrizio Cicchitto ma nessuno glielo aveva chiesto
e tuttavia aggiunge: ''Noi, in via generale, fermo rimanendo
evidentemente, analisi su aspetti particolari, riteniamo che la
via maestra sia oltre al taglio della spesa pubblica anche
l'abbattimento del debito''.
Con questi umori, queste impotenze, questo linguaggio,le elezioni a novembre o a aprile e con quale legge
elettorale e quali schieramenti? E quali accordi di governo di cui nessuno vorrebbe
prendersi la responsabilità?
Anche questa volta siamo alla unicità della fine del mondo.