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il Fondino del 06 Giugno 2012
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Note di pessimismo
Note di ottimismo
Note di pessimismo
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L'uomo,
« immagine della divinità che si era già creduto
vicinissima allo specchio dell'eterna verità », pieno di
fiducia nel progresso e nella « ragione e scienza,
suprema forza dell'uomo » (Goethe,
Faust I),
ha
perso la fede in se stesso.
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Egli non è « unico » (M.
Stirner), e neanche un nulla;
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«
reduce da Auschwitz e Hiroshima » (A. Arndt), è alla
ricerca di sè stesso.
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La rivoluzione copernicana gli
ha fatto mancare la terra sotto i piedi, come centro del
suo essere, la rivoluzione darwiniana ha dimostrato la
sua vicinanza all'animale, quella freudiana ha
introdotto nell'Ego razionale l’Es
dell'inconscio.
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Tutti i suoi valori non sono più
tali (Kierkegaard) o sono mutati (Nietzsche).
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Come soggetto egli era stato “
pensato” così in alto e posto al centro del cosmo da
Kant, che il risultato fu il super-Uomo;
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Come oggetto era stato così
“ pianificato” da Hegel, il risultato fu il
super-Stato.
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Egli aveva rimosso le
informazioni di Marx e Freud.
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Il conto di tutti i suoi “
errori “ fu presentato all'uomo dal fascismo in tutte le
sue forme.
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Le storie universali intese come
evoluzione razionale verso un futuro sereno, come «
progresso nella coscienza della libertà — libertà del
cittadino etico in uno Stato razionale (Hegel) o libertà
dell'uomo non più alienato dalla produzione e dal
consumo in una società senza dominio (Marx) — non sono
più i dogmi di un credo profano ma, nel migliore dei
casi, sussistono ancora come speranze.
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Gli interrogativi primordiali
dell'uomo, come « che cosa sono? », « che cosa devo
fare? », non trovano risposta; l'antropologia e l'etica
sono giunte ad un punto di rottura, come l'uomo stesso.
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Da quale immagine dell'uomo si
può far guidare, in questa situazione, il mondo del
diritto? Quali regole di comportamento sa, può, deve,
dovrebbe dare all'uomo?
Ottimismo
E che Dio li assista !!
Liberamente tratto da un testo di Rudolf Wietholter ,
edito nel 1968 edizioni Fisher Bucherel, Frankfurt a.
Main
Franco Petramala