capanna

il Fondino del 05 Agosto 2012

Contrordine: niente capanna

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E’ il secondo atto  ragionevole che la politica italiana compie, dopo l’invito di Bersani a costruire una alternativa “sociale”, prima ancora che parlamentare, alla destra che ha governato per quasi 20 anni questo paese.

Il Paese è tuttora intinto in colori mai prima pensati, probabilmente neanche immaginati, nella loro fantasmagoria, dallo stesso manovratore del caleidoscopio. Ma, si sa  chi fa la pentola, di solito non fa il coperchio !!

L’atto di Casini, politicamente apprezzabile, non disinvolto ed avventuroso, dignitoso: mi presento da solo, poi sono pronto a trovare un accordo per governare il Paese in alleanza con la sinistra.

Non lancia sfide, non veste una pelle che non è la sua, allontana ogni analogia, che sarebbe inattuabile, pensa ad una nuova classe dirigente e non accenna a racimolare maggiori consensi elettorali arruolando i “raccatta voti”, siano essi faccendieri, gabellieri, lugubri ”sensali di salme”, o semplicemente cortigiani vecchi e nuovi.

Vendola dovrebbe essere rassicurato e una “cima d’abord”  dovrebbe essere stata lanciata a Di Pietro. Poichè Di Pietro è intelligente oltre che furbo, ci si aspetta che ragioni da intelligente.

In tal modo la porta per coloro che vogliono cambiar pelle, e ce ne sono già tanti, si fa più stretta e man mano che si estende la riscoperta della cultura della politica e del suo gusto, si farà sempre più angusto il pertugio ed in pochissimi potranno superare le cellette del crivello.

Questo non è un aspetto secondario del rinnovamento della politica perché esso significa rinnovare contemporaneamente lo stato che non è compito di scienziati, ma più spesso della forza  d’animo del popolo che va seriamente interrogato per una risposta responsabile..  

Franco Petramala