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il Fondino del 03 Luglio 2012
I certificati elettorali
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Le tessere elettorali sono il simbolo della partecipazione
democratica dei cittadini alla vita comunitaria, intesa come
luogo della convivenza civile regolata e non discriminante.
Ma sono gli stessi cittadini ad abbandonare quel valore allorchè
le statistiche delle elezioni indicano una disaffezione al voto
e di conseguenza un progressivo non utilizzo di quel diritto,
come segno del significato e delle valutazioni di ogni elezione.
Il che riduce naturalmente il valore della contestazione,
allorchè il cittadino in segno di protesta estremo, distrugge o
consegna la scheda elettorale ad una autorità, dal cui
atteggiamento o decisione dipende una scelta di governo
nazionale o locale..
La inadeguatezza dello strumento simbolico dunque è accertato ed
a nulla o quasi varranno simili forme di protesta rispetto ad un
riassetto dello Stato.
Piuttosto è la proposta del fare di più e meglio che dovrebbe
prevalere nella proposta del collettivo, sempre difficile a
organizzarsi, ma sempre produttiva degli effetti più profondi e
duraturi.
Quali sono per esempio le proposte degli enti locali sulla
riorganizzazione dei servizi in riferimento alla riduzione del
loro costo
e della
loro efficienza?
Dal 1990, da quando una legge importante fu emanata, pochi sono
stati gli esempi di una simile riorganizzazione.
Si constata ogni giorno di più la inadeguatezza della
organizzazione del territorio in ragione dl suo spezzettamento
in ambiti troppo piccoli perchè si possano impostare politiche
di marketing territoriale e di rilancio della economia sulla
base delle vocazioni.
Negli anni 1974 e fino al 1985 si sviluppò l’idea “di uno
strumento di marketing territoriale per riscoprire le vocazioni
produttive del territorio e si sintetizzo la teoria delle
“Tecnologie Appropriate” cioè delle tecnologie che trovassero le
migliori corrispondenze nelle vocazioni del territorio e che
avessero il favore delle comunità locali.
Tramontò quella idea perchè prevalse il miraggio del progresso
lineare e della industrializzazione pesante e metalmeccanica a
tutti i costi con l’utilizzo smodato della risorsa energetica.
Dunque l’ammodernamento del territorio nelle sue valenze di vita
comunitaria passa attraverso la sperimentazione della
unificazione
di
territori omogenei
per consentire colture agricole tipizzate, caratteristici modi
di organizzare l’accoglienza turistica, metodi innovativi nella
organizzazione dei servizi pubblici essenziali.
Se c’è bisogno di far
questo, che i Comuni assumano queste iniziative ben più efficaci
degli
atti
simbolici della protesta della consegna dei certificati.