Nasce nel 1940a Cosenza e attualmente vive e lavora a Roma.
La fotografia è per lui un mezzo elettivo di comunicazione
sicchè dopo il liceo intraprende l’attività di fotoreporter free-lance.
Viaggia in Europa, nei paesi Arabi, in Sud-Africa, India, Cina,
Giappone, Vietnam e Cambogia, realizzando reportages
di carattere socio-politico. “Copre” numerosi scenari di guerra e di
luoghi “caldi”del mondo degli anni Sessanta e Settanta.
Ha fatto esperienze nel cinema documentaristico e nel free-cinema
attivo in quegli anni, per la Rai - TV, TV dei Ragazzi
collabora al programma “Le Fotostorie”, con l’Editrice Magma - Roma
pubblica il foto-libro “La
non Storia’’ con la presentazione di Costanzo
Costantini. Per la stessa Casa Editrice assume la direzione della
collana “Poetica
dell’immagine fotografica”.
Frequenta come Member l’International
Center of Phoyography di New York e pubblica, tra
gli altri il foto-libro “Giovanni Verga specchio e realtà 84 foto inedite dello scrittore
siciliano”. Scelta antologica a cura di W.
Settimelli.
Scrive numerosi soggetti e sceneggiature che firma, anche, con
lo pseudonimo di Alexis Kostandi per i Comics
disegnati da G. Buzzelli e pubblicati da “Linus’’
e “Alter Alter’’
in Italia e da ”Charlie’’
in Francia.
Nei primi anni Ottanta abbandona la fotografia intesa come
medium
visivo per giornali e riviste e sceglie di collocarsi in quella zona
prossima ai confini e alle separazioni tra territori, tra discipline,
tra linguaggi per poterli liberamente oltrepassare.
Nasce il progetto “Over
the Rainbow” (Al di là dell’Arcobaleno) su pellicola
invertibile a colori, che, in seguito, diventerà una mostra interattiva
nella quale il fruitore è invitato a partecipare attivamente lasciando
una traccia scritta delle sue sensazioni, emozioni e pensieri.
Segue il progetto “Identita’
in transito’’ su pellicola negativa a colori, che,
per la particolare tecnica immaginativa di ripresa impiegata, dà vita a
trame figurative di indeterminatezza che si sovrappongono come velature,
lasciandone trasparire o intuire altre, che si rompono o si
ricompongono, trasmettendo in un istante di luce senza fine la pura
attualità, cioè l’attualità del proprio nulla.
Nel 2001 avvia il progetto, tuttora in atto,”Costruzioni
sgomente’’. E’ una ritrattistica non originale ma
originaria nel panorama della Fine Art Photography,
come tentativo di afferrare, annidato nel sottostante di ciascuno di
noi, la percezione di un segreto in spasimo che chiede di essere
espresso.
Le figure che ne scaturiscono, la cui ottimale percezione, per
chi guarda, è da lontano, lacerate e sofferenti, sfacciate, cioè dai
volti deformati oltre il limite della riconoscibilità, nella nudità dei
loro corpi contaminati e con riferimenti sessuali liberi dall’obbligo
dell’erotizzazione, si pongono come rivelatrice frattura nell’ordine
razionale delle cose supportate, in questo, dall’invenzione di una
tecnica analogica di ripresa, unica nel suo genere. Esse non affermano
la verità , ma stabiliscono, con pena, le condizioni in cui qualcosa è
avvertito come verità nella finitezza del mondo.
Si segnalano:
-1966 - Milano, “Club 35’’: “Ritratti
di persone sconosciute ai più. . .ma di genio”. Personale.
-1971 - Roma, Romanaif – Torre dè Conti: “Testimonianza
con intenzione”. Personale.
-1968, 1972 - Amsterdam,
World Press Photo Competition.
-1974 - Bologna, Palazzo di Re Enzo: “La
non Storia”. Personale.
-1976 - Roma, Politecnico: “La non
Storia”. Personale.